GPS map
Simbolo sulle nostre cartine riguardante la compatibilità col sistema GPS
In questo spazio, dedicato alla navigazione satellitare, diamo alcune indicazioni essenziali, tratte dalla nostra esperienza, al fine di combinare l'uso del Gps con la carta geografica, metodo che riteniamo ideale per sfruttare al meglio le doti dei due mezzi e in tal modo muoversi con ancor più consapevolezza e sicurezza sul territorio.
Per quanto riguarda le attività alle quali ci rivolgiamo, escursionismo, turismo ecc., i modelli di navigazione satellitare a cui ci riferiamo e che riteniamo utili indicare per l'uso combinato con le carte, sono i Gps portatili.
Simbolo sulle nostre cartine
a riguardo del formato
cartaceo sintetico
Premettiamo che con la diffusione dei navigatori satellitari, che hanno certamente contribuito a che la tecnologia "G.P.S." (Global Positioning System) diventasse alla portata di tutti, non vi è dubbio che ciò ha anche causato una certo abbandono all'uso delle carte geografiche, pratica che viceversa è bene mantenere, essendo base delle principali nozioni di cartografia, e che consigliamo a chi si affida oramai prevalentemente all'uso della versione elettronica.
Ma se rivoluzione c'è stata questa sembra aver intaccato maggiormente la forma più classica di carta geografica, ossia quella stradale, dove il Gps di un'autovettura si mostra decisamente più pratico, essendo in grado di rilasciare, anche durante la marcia, informazioni istantanee all'utente impegnato alla guida. Altro è successo per le versioni cartografiche, le cosiddette carte dei sentieri, dedicate all'escursionismo, le quali non sembrano aver risentito del confronto con il più tecnologico concorrente, per non dire di averne giovato.
Le ragioni sono diverse, dovute certamente anche agli stessi limiti funzionali del mezzo elettronico, ma anche soprattutto perché, proprio l'avvento di questi nuovi strumenti, ha dato nuova linfa alla pratica delle attività all'aria aperta, con allargamento della platea di appassionati. Tanti, sollecitati dalle nuove opportunità, si sono sentiti più incoraggiati a spingersi nella pratica delle discipline “outdoor”, per poi scoprire che il navigatore non potesse far tutto, ed il passo è stato breve nel rispolverare le care e vecchie carte dei sentieri, e sentirle ancora utili per attingere alle informazioni riguardanti un vecchio tracciato abbandonato.
Prima di passare ai nostri consigli sull'uso combinato di carta e Gps, elenchiamo alcuni aspetti, fra pregi e limiti, senza disquisire troppo se i punti sono più a favore di uno o dell'altro, ma per trarre la conclusione di quanto, secondo noi, è comunque importante beneficiare di entrambi gli strumenti.
Posizione geografica
E' certamente a vantaggio del Gps rispetto alla carta ed è l'essenza stessa della funzione dello strumento. Il Gps ha infatti il pregio di fornire in modo istantaneo e continuo la visione del dato riguardante la posizione geografica, o coordinata geografica, cosa che diventa ancor più importante in caso di richiesta di soccorso, quando è necessario comunicare in modo preciso e veloce la propria posizione. La coppia di dati la si può ricavare certamente, come si è sempre fatto, anche dalla carta, se dotata di reticolo geografico (le carte della MU lo sono...), ma non vi è dubbio che l'atto è assai più laborioso.
Di seguito, facendo scorrere le immagini, presentiamo due schemi, per Gps e carta, che spiegano come rilevare e cosa sono la coppia di dati della coordinata geografica. Nello schema riferito al Gps lo strumento utilizzato come campione è un modello della Garmin tra i più diffusi.
Lettura della posizione geografica da apparecchio Gps portatile e sistema WGS 84
Ricavare il dato di posizione geografica dalle nostre carte
Visione d'insieme
E’ a favore della carta. In condizioni di autosufficienza (immaginatevi in montagna), lontani da agi e servizi, e con l'esigenza di non essere appesantiti da vari oggetti, ma attrezzati di strumenti semplici ed essenziali, la carta geografica risponde bene a queste caratteristiche. Non riusciamo ad immaginare a qualcosa di tecnologico che possa sostituire o superare l'atto più pratico e leggero di aprire una bella, ampia e colorata rappresentazione del terreno, qual è la carta geografica, che stesa dà inoltre l'opportunità di essere consultata ed analizzata insieme ai nostri compagni di viaggio.
Limiti del Gps
I limiti dell'apparecchio sono proprio quelli di essere tale, ossia un attrezzo elettronico il cui funzionamento è comunque dipendente dall'alimentazione elettrica, da batterie ecc.. Se poi si considera che la stessa ricezione satellitare non è sempre garantita, per non dire di problemi d'imprecisione che possono sorgere in certi contesti, bisogna inoltre aggiungere il rischio di un'eventuale avaria. Per tali motivi resta avventato, inoltrandosi in luoghi sconosciuti e selvaggi, lontani da eventuali punti di assistenza tecnica, affidarsi totalmente all'uso dello strumento elettronico, senza dotarsi, anche solo per precauzione, dell’ausilio della carta geografica del posto.
Gps in montagna
L'immagine rappresenta una delle situazioni più tipiche che avvengono in montagna quando lo strumento è sottoposto a limiti di funzionamento. Si vede un alpinista, dotato di Gps, impegnato ad affrontare una parete e, da come indica il quadrante del suo strumento, ricevere solo uno dei 4 segnali a disposizione dal sistema satellitare in quel momento, causando allo strumento l'impossibilità di elaborare la coordinata. In ambienti chiusi infatti, come in certi anfratti gole ecc. (il contrario succede in ambienti aperti, in mare, pianure ecc.), i segnali inviati dai satelliti, per via dei coni d'ombra dovuti alla morfologia del terreno, faticano a coprire omogeneamente l'area.
Limiti della Carta geografica
Al pari dell'apparecchio elettronico anche i limiti della carta geografica sono dovuti alla sua stessa proprietà, ossia, in questo caso, per essere appunto un materiale cartaceo, fragile e soggetto a deterioramento. E' talmente proverbiale la questione che è dato per scontato che una carta geografica, anche da poco acquistata, è destinata a dividersi in mille pezzi, e sebbene resti uno dei documenti più affascinanti inventati dall'uomo, anche chi le usa con una certa attenzione ben presto si rassegna a tale limite.
Il problema non è trascurabile poiché ciò induce alla cattiva abitudine di tralasciare il consulto della carta, col timore di usurarla, a discapito della sicurezza e col rischio d'incorrere in errore, proprio quando è più necessario, per esempio giungendo ad un bivio in balia delle intemperie.
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Carte impermeabili antistrappo
La ricerca, il miglioramento dei materiali sembra finalmente esser venuto incontro all'esigenza di poter usufruire delle carte geografiche senza il timore di danneggiarle o sgualcirle. Da qualche anno le pubblicazioni della MU Edizioni sono stampate su uno speciale materiale sintetico riciclabile studiato apposta per la produzione di carte geografiche impermeabili ed antistrappo chiamato Polyart®
Vantaggi e caratteristiche delle carte geografiche impermeabili antistrappo stampate su materiale Polyart®
Il principale vantaggio è quello di poter essere manipolata, piegata, rimpicciolita in tutte le forme possibili, magari per tenere in vista la sola porzione d'inquadratura della rappresentazione cartografica che interessa consultare, senza che il materiale ne risenta. Le carte sintetiche della MU Edizioni hanno scelto una grammatura non particolarmente spessa, 75 gr/mq, proprio per andar incontro a questa esigenza.
Pur avendo un aspetto cartaceo il materiale Polyart è un perfetto connubio tra carta e plastica. Le carte Polyart sono prodotte applicando una pellicola di polietilene ad alta densità, un rivestimento opaco tale da permettere una qualità di stampa vivace e colorata. Inoltre queste caratteristiche di opacità, insolite nelle carte plastificate, non danno problemi di riflesso.
Riassumendo, il prodotto si presenta come carta ma ha la durabilità della plastica e non risente di particolari problemi quando è sottoposta a situazioni estreme, quali difficili condizioni meteo, contatto con grasso, acqua, prodotti chimici, ed infine è in grado di resistere allo strappo in entrambe le direzioni. Si piega molto bene e la stabilità dimensionale non si altera con l'umidità.
Indicazioni per l'uso combinato Gps-Carta geografica attraverso un esempio pratico
Appurato che entrambi i sistemi d'orientamento mostrano limiti e pregi, per cui lo scopo è quello di arrivare ad un uso combinato per sfruttarne le doti, esponiamo di seguito un esempio. Premettiamo che tutto ciò che verrà indicato non ha alcun valore didattico o scientifico, ma deve semplicemente servire a dare un'indicazione di massima per avvicinarsi a questo tipo d'utilizzo.
Gps in campo
Ipotizziamo dunque di giungere nella zona in cui vogliamo svolgere l'escursione, e con in tasca la nostra cartina ed in mano il Gps portatile, accendiamo lo strumento.
Rilevati i satelliti e caricato il tutto, presto sul fondo immagine del display comparirà una porzione tratta dalla carta che ci accompagna, con il cursore del Gps che indica la nostra posizione nel dettaglio rappresentato, e così via spostandoci di poco. E' indubbio il vantaggio di tale possibilità, perciò, oltre ad essere dotati dell'ausilio cartaceo si ha anche il riscontro d'immagine elettronica sullo strumento e la visione di noi che ci muoviamo sulla carta.
Come è possibile organizzare il nostro Gps a questo?
Di seguito indichiamo come...
Gestione elettronica delle mappe
E' ovvio che a ciò ci si arriva organizzandosi preventivamente, mediante un'applicazione specifica nella gestione di mappature, in grado di geo-referenziare l'immagine (ossia posizionare ed allineare geograficamente), così da generare un file che dovrà poi essere caricato sul nostro navigatore satellitare, di solito in una specifica cartella.
Tenuto conto della molteplicità di prodotti e programmi disponibili, l'esempio pratico che esponiamo, adattabile a simili strumenti ed applicazioni, continua avendo come strumento di riferimento il modello Gps della Garmin, mentre per la gestione software proponiamo l'utilizzo di un dato programma di gestione mappature, chiamato Global Mapper. L'esempio che di seguito verrà esposto attraverso questo programma è indicativo poiché l'operazione può esser svolta in modo simile anche con altre applicazioni per gestioni mappatura.
Acquisizione immagine file .jpg da Carta geografica
Abbiamo stabilito di frequentare per la nostra escursione una certa area inquadrata dalla Carta MU. Il primo passo è quello di acquisire la relativa immagine in versione elettronica, nel caso in formato .jpg, attraverso l'ausilio di uno scanner. L'immagine catturata dalla carta geografica, che per il nostro esempio chiameremo “mappa.jpg”, è colorata in RGB (indifferentemente può anche essere in bianco e nero, in scala di grigi ecc.), ed è in formato A4 (21 X 29 cm circa), questo per sfruttare nel modo più ampio la massima apertura concessa da un normale scanner.
Non è da escludere che la dimensione dell'immagine possa anche essere, secondo le esigenze e possibilità d'acquisizione, di maggiore o minore dimensione. E' importante comunque stabilire una certa risoluzione dell'immagine da catturare per avere poi una buona lettura sul piccolo schermo del navigatore satellitare, che indichiamo ideale tra i 200 e 300 dpi, e soprattutto consigliamo di stendere ed appiattire bene il foglio della carta geografica durante la scannerizzazione.
Acquisito il nostro file "immagine" (che ripetiamo di aver chiamato "mappa.jpg"), il prossimo ed ultimo passo è quello di elaborarlo e trasformarlo in file .kmz, ossia in un particolare formato elettronico utile ad essere caricato nel Gps.
Generazione di file .kmz attraverso il programma Global Mapper